Lo stampaggio ad iniezione è uno dei processi di produzione industriale più usati per fondere materiale plastico ed iniettarlo in uno stampo ad una elevata pressione, questa è la descrizione in sintesi di questo processo industriale che adesso vedremo più nel dettaglio.
Il Macchinario per lo stampaggio ad iniezione
Esistono diversi tipi di macchinari di stampaggio ad iniezione, ci sono macchine motorizzate, macchine idrauliche, macchine ibride che sono azionate da servomotore e motore idraulico.
Per provare a capire la tipologia di questo tipo di macchinario è sufficiente pensare ad un ugello che inietta il materiale plastico nello stampo che è stato precedentemente scaldato, chiaramente poi i diversi materiali plastici hanno delle temperature di fusione diverse e caratteristiche diverse, ma il principio di questi macchinari è questo.
Dalla parte dell’ugello c’è anche una tramoggia che è serve come contenitore del materiale che deve essere scaldato e il cilindro che è dove viene scaldato il materiale che poi viene inserito nello stampo dall’ugello.
Il processo dello stampaggio ad iniezione
Il processo dello stampaggio ad iniezione è semplice nel concetto, forse è più complicata la sua realizzazione, abbiamo bisogno del prodotto e dello stampo che sarà stato progettato, provato, riprovato e cambiato, ma è molto importante che tutte le fasi di questo processo siano perfette per poter creare prodotti finali eccellenti.
Per prima cosa bisogna versare il materiale plastico nella tramoggia, solitamente è in granuli il materiale plastico, e la scelta del materiale verrà fatta in base alle diverse caratteristiche che dovranno avere i pezzi finali.
Una volta che i granuli sono nella tramoggia, vengono riscaldati e fusi dentro il cilindro in modo da essere pronti per essere inviati nello stampo dall’ugello.
Una volta che il materiale plastico viene iniettato nello stampo viene fatto raffreddare in modo che si indurisca e che prenda l’esatta forma dello stampo.
Lo stampo viene aperto e la parte che è stata stampata viene staccata dallo stampo ed è pronta per il suo utilizzo, qualsiasi esso sia.
Ci sono degli stampi più complessi che comprendono a volte più pezzi insieme, ed è per questo che lo stampo deve essere progettato da persone specializzate che riescono ad ottenere degli stampi precisi evitando il più possibile sprechi ed errori che sulle produzioni di molti pezzi possono essere molti.
Quando il prodotto dallo stampo viene tirato fuori, viene pulito e vengono tagliati alcuni pezzi che magari sono in esubero come ad esempio il canale di colata.
Stampaggio industriale di materie plastiche
Questi macchiari per lo stampaggio ad induzione sono fatti per produzioni industriali, sono macchinari molto ingombranti che servono a produrre grandi quantitativi di pezzi nel minor tempo possibile e con minor scarto possibile.
Le temperature raggiunte sono molto alte e non sarebbe possiible ottenerle con macchinari non industriali.
Una delle principali caratteristiche di questo sistema di stampaggio ad iniezione sono anche economici in quanto è possibile produrre molti pezzi e grazie a questo il costo/unità si abbassa di molto, ma anche la possibilità di modificare la produzione del prodotto finale cambiando lo stampo è un notevole vantaggio.
Un altra caratteristica importante è a possibilità di stampare in accoppiamento con inserti metallici, ma anche produrre elementi di diversi colori e materiali. Oggi l’elevata precisione della progettazione degli stampi (grazie a computer e programmi sempre più performanti) permettono la creazione di manufatti molto complessi e a volte composti da più elementi.
I macchinari di oggi riescono a produrre particolari con una precisione assoluta e con una velocità che sembrava impossibile prima.
Un piccolo neo nei costi (che però viene mitigato grazie a produzioni industriali di migliaia di pezzi) la camera calda può raggiungere i migliaia di euro ed è per questo che venogno prodotti dei pezzi per i settori dell’automotive e nel settore del packaging. Infatti in questi due settori i pezzi di cui si ha bisogno sono di migliaia di pezzi, che giustificano i costi.